Flutter: La nuova frontiera dello sviluppo
Il mondo dell’informatica è in continua ed inarrestabile evoluzione, rimanere indietro rispetto ai nuovi trend potrebbe far la differenza tra un’azienda in salute ed una in crisi.
Negli ultimi anni una tecnologia sta spopolando in tutto il mondo, in particolar modo per lo sviluppo mobile.
Si chiama di Flutter, un framework open-source sviluppato direttamente da Google, e che inizia ad espandersi finalmente anche in Italia.
Flutter: Cos’è?
Flutter è un framework open-source sviluppato da Google inizialmente per Android, arrivano poi ad essere in grado di sviluppare stabilmente applicazioni multi-piattaforma (Android, iOS, Windows, macOS, Linux, Web).
La sua potenza sta nel creare applicazioni native sia in Android che in iOS da una singola codebase, e nelle ultime versioni anche su Web e Desktop. In parole povere, possiamo realizzare una applicazione per tutte queste piattaforme con una singola base di codice!
A livello tecnico la sua natura nativa deriva da un substrato scritto in C/C++ (chiamata Flutter Engine) ed uno strato scritto in Dart, il linguaggio scritto da Google.
Nella immagine seguente possiamo vederne nel dettaglio la struttura:
- Embedded: Il primo livello è quello che consente di far girare l’applicazione su qualsiasi sistema operativo, essendo scritto nel linguaggio di programmazione appropriato per la piattaforma in cui si sviluppa (come Java e C++ per Android, Objective-C/Objective-C++ per iOS e macOS, e C++ per Windows e Linux)
- Flutter Engine: è il core di Flutter scritto interamente in C/C++, si occupa di fornire supporto a basso livello per il rendering dei widget dell’app Flutter. L’Engine è esposto al primo livello (Framework) attraverso la libreria dart:iu.
- Framework (Dart): è un linguaggio ad oggetti strutturato e flessibile creato da Google, lavora a stretto contatto con il Flutter Engine con il quale è in grado di fornire la funzione di “Hot-Reload”, consentendo di iniettare immediatamente nell’applicazione ogni modifica del codice in modo da visualizzare all’istante i cambiamenti senza bisogno di un riavvio completo.
Cosa vuol dire tutto ciò? Perché sembra così rivoluzionario ed ha avuto questo successo immediato?
Flutter: Quali vantaggi offre?
La prima versione stabile di Flutter è stata pubblicata a dicembre 2018, e nel corso di nemmeno quattro anni ha già ottenuto un successo enorme, come possiamo vedere nell’immagine in basso il grafico su Google Trend ci mostra il tasso di ricerca rispetto ai suoi diretti competitor nel corso dell’ultimo anno.
Risulta estremamente evidente la sua crescente popolarità, ma ora proviamo ad accennare i motivo per cui secondo noi sta diventando il futuro dello sviluppo.
- Singola codebase: avere la possibilità di scrivere una volta sola il codice che poi risulterà nativo su tutte le altre piattaforme è una vantaggio quasi incalcolabile, sia a livello tecnico che a livello di costi per le aziende che ora non avranno bisogno di due distinti team per lo sviluppo mobile.
- Hot-Reload: Permettendo di osservare istantaneamente le modifiche al codice, consente agli sviluppatori di avere maggiori performance di sviluppo e tempi più snelli anche di debugging.
- Ricco di widget: Di base Flutter è un gigantesco widget costituito di altri widget. Questa struttura risulta perfetta per la programmazione ad oggetti nello sviluppo della UI (User Interface). Ogni widget è altamente modificabile e può essere tanto una classe quanto una funzione.
- Dart: Il linguaggio in cui è costruito Flutter è molto flessibile, simile al noto Java per molte funzioni e con una curva di apprendimento leggera.
- Google: Il solo fatto di essere di proprietà di Google ed avere garantito il suo supporto perenne è una garanzia per il futuro del framework, che in ogni caso ha una forte community in cui poter imparare e scambiare opinioni.
Flutter: Primi passi e come installarlo
Se vuoi iniziare ad utilizzare Flutter ti consigliamo di seguire dettagliatamente la documentazione ufficiale ma intanto possiamo offrirti i requisiti di base:
- Windows: avere PowerShell 5.0 e Git for Windows pre-installati.
- Mac OS: avere la versione 64-bit con Xcode 9.0 o più recente.
- Linux: gli utenti hanno a disposizione alcuni command-line tools nel loro sistema.
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