Intelligenza Artificiale e SEO
In queste settimane si sta sentendo parlare tantissimo di AI, intelligenza artificiale; questo perché è sbarcata su TikTok diventando popolarissima nel giro di poco tempo. Sui social l’AI più famosa è quella applicata alle immagini, ma questa può essere sfruttata in molti ambiti professionali tra cui la SEO. Vediamo cosa lega intelligenza artificiale e SEO.
Intelligenza Artificiale e SEO: SEOZoom
SEOZoom – un tool di analisi che permette di scoprire aspetti del lavoro SEO come i trend del traffico da motori di ricerca, le opportunità sulle keyword, il modo in cui lavorano i competitor – ha giocato d’anticipo sui competitor ed ha aggiunto una funzione ai loro servizi, che aiuta nella creazione di testi ottimizzati per Google sfruttando proprio le infinite potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Una funzione che ha prettamente il ruolo di supportare la ricerca di idee e la strutturazione dell’articolo, per velocizzare le operazioni di scrittura. I creatori della suite, Ivano Di Biasi e Giuseppe Liguori, ci hanno tenuto a sottolineare che questo strumento “non sostituisce assolutamente il lavoro umano di controllo e revisione”.
Dal 23 dicembre è possibile utilizzare l’Assistente Editoriale avanzato che consente la creazione di testi ottimizzati per soddisfare i requisiti di Google con l’aiuto delle più avanzate tecniche dei sistemi di AI, in grado di rispettare le best practices di ottimizzazione SEO.
Il funzionamento dell’AI applicata a SEOZoom si basa sul modello linguistico GPT-3 (ma è già stato annunciato l’upgrade a GPT-4 a breve). Questo è in grado di generare testi molto simili al linguaggio naturale degli esseri umani, unendo a questa capacità i requisiti richiesti dall’ottimizzazione SEO, forniti dai dati di SEOZoom. Questo strumento appare già integrato nei tool della suite ed è a disposizione di tutti gli utenti, con credito a scalare per ogni testo prodotto.
L’utente potrà beneficiare di un canovaccio SEO Oriented creato dall’AI rispettando i canoni richiesti da Google. I testi a questo livello sono ottimizzati rispettando i topic e le keyword che Google considera prioritari rispetto all’argomento che si sta trattando. Inoltre, sono testi in gradi di posizionarsi anche per il search intent, che è la prima cosa per ottenere un buon risultato nelle SERP e attirare l’attenzione del lettore.
A livello pratico, lo strumento che unisce intelligenza artificiale e SEO funziona in questo modo:
l’utente può impostare lo scheletro del testo attraverso un’analisi in tempo reale basata sui contenuti dei competitor meglio indicizzati su Google, ma anche in base alle domande inserite più frequentemente nella barra di ricerca.
Le straordinarie potenzialità dell’intelligenza artificiale non si fermano qui. Questo strumento è capace perfino di stabilire il tono di voce ritenuto più adatto all’argomento o il numero di parole per ogni paragrafo.
In ultimo, una capacità molto apprezzata di questa innovativa è che non produce testi uguali due volte anche inserendo le stesse linee guida. L’AI riesce sempre a produrre testi diversi, continuando a rispettare le impostazioni di input. Unire intelligenza artificiale e SEO in modo sensato è possibile a quanto pare.
I creatori Di Biasi e Liguori hanno invitato gli utenti ad utilizzare questo strumento con responsabilità. Il testo creato necessita di una revisione umana per assicurare un contenuto finale di qualità. Questo vale nel caso specifico di alcuni argomenti come la salute. Intelligenza artificiale e SEO funzionano solo con la superviosione umana.
Intelligenza Artificiale e SEO.
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